Dark Tales 33: Giocare per Scoprire

🔥 Riflessione Nerd post serata LOTR. 

E un richiamo alla mia #Lokendil, in fondo al testo. Tutto sarà chiaro. 

Il riferimento è al fantasy, ma per estensione si può applicare a tutto. Sul fantasy funziona bene e spiega il concetto.

È molto che sperimento e che cerco, fermarmi mi annoia. Ho tantissimi giocatori e tante campagne in giochi diversi.
Sono approdato ai #PbtA, adoro #Fate, ma non disdegno qualsiasi intermezzo (mai nascosto l'amore per Pf2, Sf.... Shadowrun è un mio tesssoro)...
Il punto è che alla fine, sistema dopo sistema, gioco dopo gioco, mi sono accorto (da qui la mia passione per l'Old School Spirit - che è diverso da puro OSR) che a mancare erano le cose essenziali, la narrativa e un sistema che (con la sua assenza in un certo senso) supportasse un certo senso di scoperta, di relazione tra i pg, di sviluppo inatteso delle avventure.

Oggi al tavolo si fanno check sul manuale, si giocherella con gli #smartphone finché non tocca a noi e in molti si approcciano a un metodo vetusto di scrivere le "campagne" che non mi fomenta alcuna reazione. Non lo ammette solo chi è assuefatto. È ovvio che questo modo di giocare trasforma la passione viscerale in un passatempo che aggiunge poco all'esperienza che potrei ottenere guardando un film o giocando a un RPG alla play.


Poi mi sono accorto che in pochissimi dicono qualcosa di diverso da "attacco". "Tiro percezione". Si ok: ma COSA stai facendo? Come? Cosa cerchi? Come lo colpisci?

Ho capito che in parte anche io ero assuefatto da una certa rotuine e ho deciso di ri-esplorare un modo di gioco più immersivo, staccarmi dalle convinzioni e usare giochi che aiutassero un po' il GM e i giocatori nell'insieme a sperimentare con la narrativa, con il flusso di azioni e con l'emozione di un tempo.

Oggi, come nei film, ci si siede, si gioca venti minuti e già si giudica un sistema, senza pensare che sono i PG e le loro scelte a condizionare il mondo.

Per questo, guardando ieri per l'ennesima volta #LaCompagniadellAnello mi sono ri-domandato, nella scena di #Moria, cosa ci fosse in quella scena che non ci fosse più al tavolo, o non più come prima.
È esattamente ciò che cerco: uno che tende la catena al collo del "mostro" perché altrimenti l'arciere non può ucciderlo. Nessuno potrebbe, ma quella freccia in gola si.

Giocare a D&D, #Vampiri, #L5R, #Shadowrun, #Pathfinder2e... tutto bello, lo faccio, lo rifarò, ma credo spesso tutti questi bei sistemi ci mangino un po' il senso di sedersi, dire di essere "xy" e dargli un valore che poi si acquisisca in gioco mediante le azioni, gli oggetti, le esperienze reali.
Scrivere tre pagine di background è una minchiata, non aumenta il divertimento di nessuno né tanto meno lo fa scrivere un'avventura/setting in cui nessuno può aggiungere nulla REALMENTE.

Rifarsi alle serie TV è un MUST intellettuale, è un modello narrativo da emulare, senza necessariamente sputare su altri piatti. Il passato del pg conta se e quando conta. Non è detto che conti all'inizio. Definire un pg non è raccontare il suo passato per intero, scegliere dieci bonus incrociati e tirarli su un tavolo. Può esserlo se i giocatori al tavolo sono maturi e il GM molto bravo. 

Questa è la ragione per cui ora mi muovo su estremi che si toccano, il minimalismo brutale di un gioco nello spirito della vecchia scuola dove hai tre classi e le idee DEVONO venire da te... ricordo alla #Lokendil si facevano le compagnie di nani e di cavalieri e nessuno avrebbe potuto dire che due di quei personaggi fossero uguali tra loro.

♥️ Si gioca perché il mio guerriero è figlio di un fabbro e combatte con il martello di suo padre. Nel tempo, il GM aiuta il pg a sviluppare questa sintonia, rivelando magari poteri celati nel maglio.
Il tuo guerriero è un nobile, ha il mantello e porta con sé uno scudiero che gli lucidi lo scudo con l'emblema. È ovvio che lo rispetteranno.
Il suo guerriero è un ramingo che ha un amico lupo con cui ha una grande intesa e usa lo spadone anche quando è scomodo, perché è l'arma del suo maestro.
Non se ne fotte nessuno se fanno le stesse cose, perché COME le fanno cambia il mondo.

Vedendo quel combattimento a Moria, si capisce che nessuno di loro ha tre talenti, forse neanche uno. Sono bravi a combattere, a nascondersi e a fare un buon piano. Nulla che non si possa emulare con le caratteristiche.

L'altra sponda può essere un #PbtA dove ti differenzi, ma lasci spazi bianchi per tutti e per te stesso innanzi tutto. Forse mi piacciono più per il senso di scoperta che per qualsiasi altro motivo. Sono giochi che non comprendi a fondo finché non vedi come funziona per il GM. Perché la svolta necessaria, probabilmente, è lato GM. Sono questi che devono riabituarsi a sedersi senza grossi piani in mente, osservare i giocatori mentre chiacchierano sui pg, far loro qualche domanda, disegnare tre punti di interesse e partire da lì. Se i presupposti sono quelli, nessuno dirà mai soltanto "carico!" Perché siamo tutti certi che non dice nulla di chi sei, di come lo fai, del perché.  

🔥 Ben vengano le giocate più "ludiche", passatemi il termine... io stesso gioco a #UnityRPG che è molto giocoso... ma il concetto finale è che se sotto non c'è la capacità di vedere che non è il #dado di danno diverso a renderci diversi, si perde quel flavor: i nani che sono smemorati o troppo alti, o magari quello più atletico della cucciolata che fa l'acrobata. I #cavalieri che si confrontano per questioni etiche e si sentono intrinsecamente diversi.

Al di là di tutto e dei gusti, bisogna sempre uscire dalla zona di comfort culturale per scoprire cosa ci manca esattamente e come potrebbe essere possibile recuperarlo.
L'emozione deriva dall'assenza di controllo: dal fatto che si vede un puntino, non una mappa intera e tutto quel che c'è attorno è da scoprire. Se GM e giocatori non si siedono con questa logica in mente, quell'obiettivo basilare si smarrisce totalmente.

Quindi fate sempre lo sforzo di guardare anche indietro qualche volta, o magari di guardarvi "al fianco", perché spesso ciò che si scopre può riaccendere una passione e dare finalmente sfogo a quello che è la quintessenza del gdr. Senza etichette e preconcetti.

Giocare per scoprire. 

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